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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Anselmo | Palini | Polaveno (BS) |
Massimiliano | Calcaterra | Varese |
Maria Rosa | Tadiello | Ivrea |
giuseppina | chialastri | merano |
antonio | barsottini | viareggio |
Rosamarina | Corasaniti | Varese |
ALESSIA | CORTEGIANI | POGGIO NATIVO |
silvia | filippa | varese |
vanda | visconti | varese |
Antonio | Marchese | LUVINATE (Va) |
Maddalena | Corasaniti | Catanzaro |
Franco | Pirrami | varese |
antonio | vermigli | quarrata |
DOMENICO | GRIECO | VARESE |
Mario | Cucchi | Varese |
Nicola | Romualdi | Medicina (BO) |
Rocco | D'Angelo | San Giovanni La Punta |
Alfia | Mazzullo | S. Giovanni La Punta(Ct) |
Antonio | Chiarenza | Catania |
Rita | Agnello | Campo Calabro |
Arturo | Mottola | Lamezia |
Anna | Musolino | Campo Calabro |
Pietro | Strada | genova |
Erika | Mognon | Cittadella |
goffredo | bagnoli | ozzano dell'emilia (BO) |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.