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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Giorgio | Falco | Boves |
Fabiola | Bianchi | Siena |
Paolo | Cussino | Savigliano |
Rita | Agnello | Campo calabro |
Paolo | Campolo | Campo calabro |
Danilo | Bernardi | Vignolo |
Ilenia | Serra | Vignolo |
Giacomo | Ramonda | Savigliano |
Guido | Peano | Beinette |
Cristina | Bergese | Cuneo |
Enzo | Pesce | Boves |
ROMINA | IURATO | PIACENZA |
Giulia | Ramonda | Savigliano |
Adriano | Ramonda | Savigliano |
Dolores | Mancini | Genova |
Rosanna | Montani | Codogno |
Laila | Simoncelli | Pesaro |
nicola | lapenta | novafeltria |
Matteo Franco | Bodio | Curtatone |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.